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500 (EDITORIALE)

emoex

Cari amici lettori,
come ho finito il 2016, così voglio iniziare il 2017, rivolgendomi direttamente a voi per raccontarvi e farvi partecipare del mio “profumo dei ricordi”. Questo è un numero speciale, perché ne sono passati 500 da quel giorno di gennaio del 1974 in cui Vincenzo venne nel mio ufficio dicendomi che voleva fare un giornale.

Cinquecento numeri e quarantatrè anni.
Con lui abbiamo lavorato fianco a fianco fino al 1993, quando ha staccato fisicamente la sua mano dalla mia, lasciandola però ben attaccata al mio cuore.
Le mani che ci siamo stretti per venti indimenticabili anni.
Lui mi ha fatto conoscere questo mondo, (il vostro mondo, cari amici, perché è a voi che ci leggete che mi rivolgo) ed io ho insegnato a lui quello della tecnica d’mpaginazione, della scelta delle notizie.
Siamo usciti insieme ed insieme siamo entrati nelle vostre case.
Abbiamo condiviso tutto.
Abbiamo seguito l’evolversi delle cure insieme ai nostri medici, prima per l’emofilia e poi, quasi subito, anche per la talassemia, consapevoli  di quel messaggio che avevamo voluto scrivere nel primo numero e che diceva: “…non accettiamo di essere emarginati e non accettiamo che altri lo siano, ma per ottenre questo dobbiamo dimostrare di essere in grado di inserirci come elementi attivi nella società, dare almeno quanto chiediamo….”.

Lui è stato un esempio per tanti, lo era già stato ancor prima di “inventarsi” questo foglio, perché non si accontentava di entrare nelle case di quelli che abitavano vicino, voleva dare informazione a coloro (ed erano tanti) che non ne avevano.
Ed anche se lui non c’è più, oggi io sono ancora qui a darvi queste notizie.
E con me ci sono altri che ne hanno preso il testimone.
Non si sopravvive per così tanti anni se non si continua ad avere lo stesso entusiasmo dei primi giorni.
500 numeri non sono uno scherzo e guardandomi indietro (non lo faccio quasi mai perché mi fa sentire vecchio ed io preferisco definirmi “diversamente giovane”) quasi non mi sembra vero.

Oggi ricomincia il cammino di un nuovo anno.
Certamente molte cose sono cambiate, soprattutto la vita che si vive, la consapevolezza e la conoscenza della malattia che condiziona marginalmente quel desiderio di essere “come gli altri… fra gli altri”.
Consapevolezza, conoscenza, partecipazione.
Dentro questi 500 numeri ci sono tutte le fasi di un percorso che abbiamo compiuto insieme a voi, cercando di informarvi sempre con semplicità, senza nascondere o distorcere i fatti o le situazioni.
Abbiamo vissuto anche momenti in cui qualcuno ha cercato di zittirci.
Spesso ci hanno anche ignorati, ma poi, anche i più scettici si sono resi conto che non potevano restarci nemici, perché noi siamo sempre stati come tutti voi che ci leggete, al vostro fianco in una sorta di abbraccio, consapevoli che, come affermava Vincenzo: “Siamo angeli con un’ala soltanto e possiamo volare soltanto se stiamo abbracciati…”.

Il volo spesso è stato difficoltoso, siamo anche caduti rovinosamente, ma ci siamo sempre rialzati… insieme….
E perché quindi, non dovremmo continuare questo cammino, ancora una volta…. insieme?…

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