storia
1975: EMOFILICI ARBITRI DEL LORO FUTURO

Viene organizzata la Vacanza in Romagna per nuclei famigliari e poco dopo si richiede che in ogni Regione sorgano strutture associative che aderiscano alla Fondazione Nazionale.
In luglio esce il primo speciale dedicato alla Vacanza allo scopo di dimostrare, a dispetto di quanto si dica, che si può e si deve vivere fra gente sana, come sani.
Patrocinandola, i membri sostengono il principio secondo il quale gli emofilici sono liberi e tali devono rimanere. Per lo stesso motivo ci si limita a predisporre una lista di alberghi convenzionati, tra i quali il singolo può scegliere. È chiaro che una qualsiasi restrizione di tempo non farebbe altro che limitare quella libertà degli emofilici che molti sostengono, ma che molti altri temono.

In otto numeri si esprimono una serie di idee che sembrano essere condivise dalla maggior parte dei lettori. Chi pensa che i membri dell’associazione siano disposti a rinunciare ai loro principi in nome del comodo o della paura cade in un grosso malinteso. Sono abbastanza coerenti con le loro idee da accettare pensieri diversi, purché la libertà che chiedono per tutti sia garantita anche a loro.
Questo esempio servirà ai genitori come stimolo per inserire i loro figli in un ambiente nel quale vivere senza l’assillante, e in alcuni casi deleterio, affetto protezionistico che tende a nasconderli vergognosamente agli altri.
Altro importante traguardo riguarda la Legge per il Trattamento a Domicilio varata dalla Regione Lombardia di cui il giornale pubblica l’intero testo sotto il titolo Una legge guida: chi seguirà ora l’esempio della Lombardia? Collaborano in quel periodo Teo Ripa dalla Puglia, il prof. Pietrogrande di Milano, il dott. Morgagni di Ravenna, Cristina Pozzan di Pisa, Renzo Dal Bo Zanon, Domenico Stocco e Ugo Suman di Padova.

A settembre pubblichiamo un altro speciale in occasione del convegno internazionale organizzato dall’Associazione di Ravenna con il Patrocinio della Fondazione Nazionale, cui partecipano tutte le maggiori autorità nazionali e internazionali nel campo dell’emofilia e molte case farmaceutiche; ma soprattutto tante associazioni dalla Sicilia al Piemonte.
Questo è il lancio definitivo del giornale che per l’occasione esce con una tiratura di 3000 copie destinate ad aumentare e con un titolo d’impatto: L’emofilico è sempre più arbitro del suo futuro.